Oreficeria
L’oro materializza da sempre la percezione sfuggente della luce solare come alternativa alla struggente luce lunare dell’argento.
Le affascinanti corone fogliate in oro della cultura greco romana mostrano un disinibito naturalismo che esalta la verosimiglianza proprio per offrire una materia stabile alla luce.
Nei delicati dipinti di epoca romana (foto) le corone fogliate si poggiano leggerissime sul capo come la reticella d’oro del Museo Nazionale Romano (RM) visibile anche in un magnifico dipinto pompeiano (Cfr. Esteticità).
Atene, Museo Archeologico Nazionale. Le stupefacenti maschere micenee in oro (1800-1500 ac) segnano il passaggio dalle più remote forme neolitiche ad una acuta visionarietà della luce solare implosa, offrendo l’opportunità di pensare il corpo estinto come persistenza puramente concettuale in forme astoriche.
Ad Atene sono visibili anche i tantissimi gioielli in oro dei musei Benaki e Cicladico.
Libri
1969. AA.vv. Ori vichinghi, catalogo della mostra, Palazzo Venezia. Un incontro con l’esteticità diffusa che per me fu rivelatore.
1976. AA.vv. Gli Sciti, nomadi d’oro, Il Corriere Unesco.
1980. Gabriella Bordenache Battaglia, Gioielli antichi dall’età micenea all’ellenismo. Museo Nazionale di Villa Giulia, Collezione Augusto Castellani.
1981. Luisa Faldini, Ori precolombiani.
1993. Lucia Pirzio Biroli e Barbara Pettinau, L’oro dei romani, Archeo.
AA.vv. I grandi tesori. I capolavori dell’oreficeria attraverso i secoli, 1998. Antologia completa di opere in oro riprodotte con ingrandimento dei dettagli più minuti.
v la Bibliografia completa e il commento ai gioielli d’oro in Reverie del gioiello e in Gioielli.