Medaglie

Print Friendly, PDF & Email
Home  Indice 

Medaglie

Jacopo da Trezzo, Gianello della Torre, 1555 c.

La specificità della medaglia non è da cercare nella stretta aderenza al rilievo plastico delle forme di Pisanello, ma nella cupa, implosa densità massiva delle opere del severo lombardo Jacopo Nizzola da Trezzo, attivo prima a Milano e poi in Spagna.

Nelle sue opere la medaglia rievoca con forza l’icasticità della ritrattistica repubblicana romana schiacciando il volume nella cripta anossica di uno spazio invalicabile dove i segni si contraggono in un blocco opaco di grande fascinazione. Le sue medaglie non sconfinano nel rilievo e nella placchetta, che hanno un ruolo creativo diverso, e non condividono la matericità più fluida della moneta, perché confermano la vocazione di questa tipologia all’icona esclusiva e priva di racconto descrittivo.
2016

Matthes Gebel, Carlo V, 1530

D’altra parte il grande interesse per l’aspetto più illustrativo della medaglia non è mai venuto meno, basti guardare la bella medaglia di Matthes Gebel per Carlo V, di venti anni prima, dove il rilievo si estende nel racconto descrittivo più seduttivo coniugando la freschezza figurativa della moneta con l’energia plastica del rilievo scultoreo.

Ma andando a ritroso nel tempo, in una perturbante medaglia del modesto discepolo di Pisanello, Matteo de’ Pasti (Isotta degli Atti,1446), che a Rimini è in contatto con la sofisticata cultura concettuale di Alberti, emerge inconsapevole la necessità di frenare e contrarre il volume in una segregazione che non offre agganci con la realtà esterna.

A Mantova, nella Raccolta numismatica dei Gonzaga, tenuta molto male, il pezzo più straordinario che ho visto è la medaglia di Jacopo da Trezzo per Isabella Gonzaga, firmata; l’ho notata immediatamente come l’opera più intensa della collezione (cfr. Esteticità); quando poi ho letto il nome di Jacopo nelle didascalie ho ripensato subito alla foto di una medaglia che mi attirò per la sua forza inedita, il Giannello della Torre di Madrid, di Jacopo (nel catalogo L’influenza della medaglia italiana nell’Europa dei sec. XV-XVI,1973).

Vasi comunicanti: Esteticità

Libri
1965. Alessandro Magnaguti, Ex nummis historia, IX, Le medaglie dei Gonzaga (editore Santamaria, Roma). Per la vicenda del conte A. Magnaguti v Cronaca numismatica (1994).
1968. Franco Panvini Rosati, Medaglie e placchette italiane dal Rinascimento al XVIII secolo, catalogo della mostra, Roma. Opere di J. da Trezzo e altri.
1971. Silvana de Caro Balbi, Le medaglie del Museo del Palazzo di Venezia in Roma, in Medaglia, n.2-12. E’ la bella collezione del museo che poi ho visto più volte con il restauratore Silvano Germoni: la medaglia del 1465 con Paolo II, murata alla base dei pilastri del palazzo, le opere di Bernini, di Travani, di Pisanello, di Weber e di altri. In mostra nel museo (2012) c’è l’interessante Medaglia Jacobacci (1655-1667) forse di Pietro da Cortona.
1973. AA.VV. L’influenza italiana nell’Europa dei sec. XV-XVI, Atti del convegno, Udine.
1973. S. de Caro Balbi, Di alcune medaglie di Paolo II rinvenute nelle mura del Palazzo di Venezia in Roma, in Medaglia. Opere di Cristoforo di Geremia e Andrea Guazzalotti.
1974. S. de Caro Balbi, Gian Lorenzo Bernini e la medaglia barocca romana, in Medaglia. Ottimo riepilogo dell’attività di Bernini per la medaglia (v anche Bernini in Vaticano, 1981).
1979. G. Cantelli, Una raccolta fiorentina di medaglie tra ‘600 e ‘700. Selvi, Soldani Benzi, Foggini.
1981. Graham Pollard, G. Mauri Mori, Medaglie e monete. I Quaderni dell’Antiquariato. Dedicato soprattutto alla medaglia.
1981. AA.VV. Bernini in Vaticano (sezione curata da Marc Worsdale). Interessante documentazione sulle medaglie progettate da Bernini e realizzate da Gaspare Mola e dal nipote Gaspare Morone Mola: Urbano II (1629), con il delicato disegno preparatorio (GM); Alessandro VII (1657) con la visione della pestilenza, accanto al pittorico disegno a macchia che è assai più intenso della goffa esecuzione di GMM; Alessandro VII (1662) con la Cattedra, accanto al freschissimo disegno (GMM); Clemente IX (1669), con due santi canonizzati, con i suggestivi disegni a macchia. Per lo scudo del 1658 con il relativo disegno v Monete.
1984. Dario Trento, Benvenuto Cellini, opere non esposte, Museo Nazionale del Bargello. Medaglie.
1984. L. Cretara, Le monete e le medaglie, in L’Arte degli Anni santi. Roma 1300-1875, a cura di Marcello Fagiolo e M. L. Madonna, Catalogo della mostra, Roma PV, 1985. Le medaglie pontificie da Paolo II alla famiglia di Alberto Hamerani (interessanti quelle di Giovanni Hamerani).

1987. AA,VV., La Sezione Gonzaghesca, Museo civico di Palazzo Te, Mantova. Catalogo.
1988. AA.VV. Milano, Civiche raccolte numismatiche. Medaglie, sec. XVI. Bollettino di numismatica, monografia; Ist. Poligrafico e Zecca dello Stato. Utilissima inventariazione del tutto priva di annotazioni critiche.
1992. G. Giovannoni, P. Giovetti, Medaglisti nell’età di Mantegna e il Trionfo di Cesare. Catalogo della mostra, Verona.
1990. L. P.B. Stefanelli, I gioielli, in AA.VV. Il tesoro di Via Alessandrina. Catalogo della mostra, Roma. Tra le brutte foto a colori c’è l’interessante nomisma, d’oro quasi puro, uno scifate concavo che mostra un disgregato Costantino IX (1042-1055).
1994. M. Traina, I Gonzaga al sicuro in banca. La ‘Magnaguti’ ceduta alla Banca agricola mantovana, Cronaca numismatica.
Quando ho visitato, un paio di anni fa, la collezione della banca a Mantova, l’ho trovata in un vergognoso stato di incomprensibile degrado (2012).