Miniatura

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Miniatura 

 Le miniature più straordinarie che conosciamo non sono neanche delle vere e proprie miniature, ma disegni a inchiostro su pergamena: sono le pagine stupefacenti del Salterio di Ultrecht (foto) realizzato a Reims nel 816-835 nello studio tardo carolingio del vescovo Ebbone. E l’autore geniale è certamente lo stesso che ha illustrato l’Evangeliario di Ebbone (835) di Espernay (v Gli strumenti della creatività) perché è inconcepibile che una bottega potesse sviluppare allo stesso altissimo livello una cultura grafica di tale purezza.

Questo ipersensibile Maestro di Ebbone ha saputo capire in profondità la frenetica pittoricità delle miniature romane più antiche, come quelle dell’Iliade Ambrosiana (V-VI secolo), un lirismo estremo che veniva trasmesso all’alto Medioevo dalle straordinarie miniature bizantine, come il sopravvissuto, magnifico foglio purpureo di Xanten del VI sec. (inserito in un codice carolingio), e ha saputo capire come nessun altro gli affascinanti affreschi romani di epoca augustea redatti con una frenesia che lascia senza fiato (Cfr Attraversare l’esteticità diffusa).
Ma questo pittore allo stato puro ha reagito con forza al fascino ipnotico di quei modelli e ha innestato nella pittoricità romana uno sconvolgente sciame sismico che sollecita e scuote ossessivamente ogni minimo segno con un’irrefrenabile furia epilettica.
Con l’opera di questo autore straordinario sia avverte in tutta la sua intensità il piacere impagabile che la creatività può offrire quando la seduzione dei modelli più avanzati trasmette nel tempo una felicità, una autenticità, che invece di frenare chi la riceve in dote spinge ad andare ancora più avanti, coltivando, in quelle forme naturalistiche e impressionistiche, nel caso del Maestro di Ebbone, una diversa concettualità che forse poteva essere sperimentata solamente nella cerchia entusiasmante di una grande e inedita avventura culturale, quella carolingia promossa da filosofi come Alcuino.

La miniatura ha avuto un ruolo fondamentale nel trasmettere con forza i modelli tardo antichi alla pittura medioevale (cfr. Matthiae e Ragghianti), ed ha un forte legame strutturale anche con i capitelli, con gli scultorei batocchi in bronzo, e naturalmente con la ceramica.
I piviali inglesi del 1200 (v Tessuti), che rispecchiano le miniature coeve, attestano una splendida osmosi tra i generi (v, tra l’altro, R. Bonito Fanelli, e AA.VV, Il piviale duecentesco di Ascoli Piceno, 1990).

Ho studiato il saggio di Pietro Toesca (1929) per identificare chiaramente lo stile dei Maestri di Castel s Elia nelle Bibbie del XI-XII secolo che ho consultato in microfilm alla Biblioteca Nazionale di Roma.
Nel 1986 mi sono occupato di miniature romaniche e angioine per la lettura interdisciplinare della Croce di Borbona. Nel 1991 ho consultato la copia tedesca del Codice Purpureo di Rossano Calabro alla Biblioteca Nazionale di Roma per studiare i frammenti pittorici di Calepodio.

Le opere
Alla Marciana di Venezia ho visto a suo tempo (1969) l’originale del Polifilo, con le sottili incisioni xilografiche esplicitamente destinate a far dimenticare la miniatura.

1995. Magnifica mostra all’Istituto per la patologia del libro degli Exultet di Montecassino e di altre collezioni librarie.
Nel Museo diocesano di Salerno ci sono gli Exultet del sec. XIII: un’estrema densità pittorica che li accosta al ciclo di s Angelo in Formis.
2011. Bari, Museo della Cattedrale: Exultet del sec. XI, che a suo tempo avevo studiato per gli affreschi dei Maestri di Nepi a Magliano.
Alla Biblioteca Ambrosiana di Milano il Virgilio di Petrarca miniato da Simone Martini.
2013. Il Codice purpureo di Rossano Calabro visto in restauro all’Istituto per la patologia del libro.

I libri
Pietro Toesca, Miniature romane dei secoli XI e XII. Bibbie miniate, 1929, RIASA.
Mario Salmi, La miniatura italiana,1954.
Dino Formaggio, Carlo Basso, La Miniatura,1960.
M. Rickert, La miniatura inglese dal XIII al XV secolo,1961. I delicatissimi disegni inglesi desunti dal Salterio di U.
AA.VV. Splendido materiale illustrativo nei volumi dedicati al Medioevo della collana Il mondo della figura, 1963, diretta da A. Malraux.
Gabriel Mandel, La miniatura romanica e gotica, 1964.
Enzo Carli, José Gudiol, G. Souchal, La pittura gotica., 1965.
M. Chatzidakis, A. Grabar, La pittura bizantina,1965.
Emma Pirani, La miniatura gotica,1966.
S. Samek Ludovici, La miniatura rinascimentale,1966.
Ferdinando Bologna, La pittura del medioevo, vol.I, I maestri del colore, 1966. Un bel testo riassuntivo di Bologna e magnifiche riproduzioni di miniature.
Carlo Bertelli, Miniatura medioevale, 2 fascicoli, I Maestri del colore,1966: scoperta dello stupefacente Maestro di Ebbone, che B però non collega alla pittura e miniatura romano bizantina.
Enrico Castelnuovo, Il gotico internazionale in Francia e nei Paesi Bassi, 2 fascicoli, I Maestri del colore,1966.
A. Cadei, Belbello miniatore lombardo. Artisti del libro alla corte dei Visconti,1976.
Luisa Cogliati Arano, Tacuinum Sanitatis,1979.
Giulia Bologna, Manoscritti e Miniature. Il libro prima di Gutemberg. 1988-2000. Con magnifiche illustrazioni.