Disegno

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 Stefano da Zevio, da Maria Fossi Todorow, L’Italia dalle origini a Pisanello, 1983.

A Villa Medici ho visto nel 1967, per la prima volta, i disegni lievissimi di Rodin e, nel 1972, quelli tenerissimi e meravigliosamente sciatti di Bonnard Fu emozionante, a Parma, l’incontro con i piccoli disegni del Parmigianino della Pilotta.
Poi incontrai l’ipersensibilità epidermica in Scipione e in De Pisis e l’asprezza nel quattrocentesco Marco Zoppo.

In Principi ho raccolto i disegni che amo di più:
Stefano da Zevio (Verona, c.1374, dopo il 1438) (foto), insegretito nell’ombra del prosastico Pisanello che ne corregge le anomalie e le intollerabili, sgraziate dissonanze innestate negli sconvolgenti disegni.
Filippino Lippi, più lirico nei suoi dolenti disegni disgregati che nei dipinti.
Hans Leu (Zurigo, 1490 c -1531), con lo sconvolgente Paesaggio di montagna con lago, studio per un dipinto con Cefalo e Procri, disegno e pennello. Basilea, Kunstmuseum.
Parmigianino (Francesco Mazzola, Parma 1503-1540), con il sismografo febbricintante della Scena degli Atti degli apostoli, disegno a penna e inchiostro bruno, Uffizi (Atlante, 1993),
Nicolò dell’Abate (Reggio Emilia, c. 1509 – Parigi o Fontainebleau,1571), con La calunnia di Apelle, penna, inchiostro e bistro, Louvre, diagramma della sua interiorità turbata.
Altdorfer, aspro e rapinoso in tutte le sue opere di grafica.
Bonnard, con la sua meravigliosa grafia cancellata e sempre rivolta verso il silenzio.

Vasi comunicanti. Esteticità, Crisalide, Seghers.

I libri
Luciano Berti, Pontormo. Disegni, 1965. Dello straordinario, perturbante disegno con le due figure affrontate (tav. LI) l’autore scrive che è ‘avvertibile una funzione decorativa’ (!). Ho scelto questo disegno per una sezione di Esteticità diffusa, è uno disegni più impressionanti che io abbia mai visto.
Collana I disegni dei maestri, 1970-1983, a cura di Walter Vitzthum. Belle riproduzioni e nessuna annotazione critica.
Teresa Gerszi, Capolavori del rinascimento tedesco, 1970. Mathis G. N. Grunewald, Albrecht Altdorfer, Urs Graf, Hans Leu.
Maria Fossi Todorow, L’Italia dalle origini a Pisanello, 1983. Parri Spinelli e lo sconcertante, lirico Stefano da Zevio, magnifico principe dell’esilio.
Anna Forlani Tempesta, Capolavori del rinascimento: il primo cinquecento toscano. Michelangelo da Giotto e da Masaccio; lo schizzo sconvolgente per la Resurrezione di Drusiana, di Filippino Lippi, che è poi riprodotto a colori in Tofani, 1992.
C. Monbeig-Goguel, Il manierismo fiorentino. Lo struggente Domenico Beccafumi.
John Gere, Il manierismo a Roma. Il poetico Polidoro Caldara da Caravaggio, il frenetico e visionario Francesco Salviati, e lo sperimentalismo estremo di Ferraù Fenzoni per la Scala Santa, un disegno che poi ho visto nella mostra sulla Roma di Sisto V del 1993.
Sylvie Béguin, Il cinquecento francese. Nicolò dell’Abate e Primaticcio.
Terisio Pignatti, La scuola veneta. Tintoretto, Francesco Guardi.
W. Witzthum, Il barocco a Roma. L’inquieto schizzo smaterializzato di Pietro Testa.
C. Johnston, Il Seicento e il Settecento a Bologna. Pietro Faccini.
Roseline Bacou, Lidia Bianchi, Il paesaggio nel disegno del Cinquecento Europeo,1972, catalogo della mostra, Villa Medici, Roma. Scelta intelligente e stimolante delle opere.
M. V. Brugnoli, Michelangelo, 1978. Brutta edizione dei disegni di M, anche se sono comunque magnifici gli ultimi disegni del tempo della Paolina, con la densa, implosa Crocefissione e la stremata Madonna col Bambino.
AA.VV. Il primato del disegno, 1980, catalogo della mostra, Firenze.
AA.VV. Aspetti dell’arte a Roma prima e dopo Raffaelo, 1984. Cat. della mostra. Parmigianino: soprattutto l’immateriale Scena degli Atti degli Apostoli degli Uffizi.
Ugo Ruggeri, Disegni veneti e lombardi dal XVI al XVIII secolo.1989. Catalogo della mostra, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe (Ist.N.per la G). Brutte riproduzioni di opere convenzionali.
A. Petrioli Tofani, Il disegno fiorentino del tempo di Lorenzo il Magnifico, 1992. Catalogo della mostra, Uffizi 1992. A pag. 163 il disegno sconvolgente di Filippino Lippi per la Resurrezione di Drusiana (Cappella Strozzi,1487-1502) e uno studio impressionante di figure attribuito alla sua bottega.
AA.VV. Il Disegno. Le collezioni pubbliche italiane, 1993 (2 volumi). Scelta insignificante delle opere, a parte gli affascinanti disegni di P. F. Mazzucchelli il Morazzone (Milano, Duomo) di acuto espressionismo.
Mario Di Giampaolo, Disegno italiano antico. Artisti e opere dal Quattrocento al Settecento,1994.
Giulia Fusconi e AA.VV. Cento capolavori dall’Istituto Nazionale per la grafica. Disegni dal ‘500 all’800. 2000. Catalogo della mostra, Castello di Udine. Opere delicatissime di Stefano Della Bella.